Si continua a parlare dell’uso del cellulare e i suoi effetti cancerogeni. Si tratta di un argomento controverso che la Fondazione Taccia ha affrontato lo scorso 7 ottobre 2017 quando si è tenuto a Cagliari il convegno "Con la testa sul collo: cellulari e nuovi stili di vita. Rischio tumori e stato della ricerca", a cui hanno partecipato esperti di caratura internazionale come Olle Joahnnson, professore associato del Karolinska Institutet di Stoccolma. Non esistono evidenze scientifiche che possano confermare un legame tra le onde elettromagnetiche e il cancro al cervello o alle orecchie. Tuttavia il timore che esista un nesso deriva dal fatto gli smartphone funzionano utilizzando onde radio (energia a radiofrequenza), un tipo di radiazione non ionizzante, una forma di energia elettromagnetica che si colloca tra le onde radio a media frequenza e le microonde. Come spiega l’AIRC in un articolo si tratta di onde incapaci di indurre mutazioni cancerogene in maniera diretta, cosa che invece capita, ad esempio per i raggi x.
Queste onde, dette onde RF sono generate dall'antenna del cellulare, più essa è vicina alla testa della persona, maggiore è l'esposizione alle onde RF e l'assorbimento di energia da parte dei tessuti: un fenomeno che è facile dimostrare avvicinano il cellulare per qualche minuto vicino all'orecchio ma senza appoggiarlo. Infatti capita che i tessuti si scaldino anche in assenza di un contatto diretto.
Come si legge in un articolo del quotidiano "Il Messaggero" l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito le radiazioni dei cellulari, tra i "cancerogeni possibili". Alcuni fattori possono diminuire la quantità di onde RF assorbite dal corpo, per esempio l'uso di auricolari e la vicinanza a un ripetitore nel momento in cui si usa l'apparecchio. La massima emissione di onde RF avviene infatti quando il cellulare fa fatica a trovare la linea e deve continuamente cercarla, come capita per una chiamata effettuata dal treno o dall'auto, in cui il cellulare deve agganciare diversi ripetitori man mano che il mezzo di trasporto si sposta. Per questo è comunque consigliabile mettere da parte alcune abitudini come quella di tenere lo smartphone in tasca o nelle proprie vicinanze come ad esempio sul comodino
Esiste un'unità di misura, il Sar, che serve a misurare la quantità di RF assorbite dal corpo umano. L’Unione Europea ha stabilito un limite massimo di RF per ogni device, pari a 2 watt per kg, limitando dunque un possibile effetto cancerogeno. Il portale tedesco "Statista" ha pubblicato la classifica degli smartphone con il Sar più alto attualmente in commercio:
- Xiaomi Mi A1
- OnePlus 5T
- Huawei Mate 9
- Huawei P9 Plus
- Huawei GX8
- Huawei P9
- Huawei Nova Plus
- OnePus 5
- Huawei P9 Lite
- iPhone 7
- Sony Xperia XZ1 Compact
- OnePlus 6
- iPhone 8
- Xiaomi Redmi Note 5
- ZTE Axon 7 Mini
Statista pubblica, inoltre, anche una seconda lista, in cui sono evidenziati i modelli con un tasso di assorbimento specifico più basso. E tra questi ci sono molti prodotti di casa Samsung, qualche ZTE e Motorola, ma nessuno smartphone di casa Apple.
E’ stato però sicuramente provato, come scrive l’AIRC, che i gli smartphone sono meno nocivi dei cellulari di vecchia generazione.
FONTI:
www.airc.it
www.ilmessaggero.it